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Il calcio dell'attività di base - una settimana tipo

Articolo Aprile 2025 – Buccafusca Andrea, Passanante Andrea, Redaelli Roberto


Questo mese, Andrea Passanante, Andrea Buccafusca e Redaelli Roberto, per la rubrica "La community condivide" - By Andrea Passanante, hanno parlato del calcio dell'attività di base proponendo un microciclo di allenamento.


Allenare in Attività di Base è per nulla facile.


Per avere a che fare con i giovani calciatori è necessario disporre di competenze e molto probabilmente anche di una predisposizione naturale.


Oltre a questo occorre studiare e aggiornarsi di continuo, perché la nostra società si evolve sempre più velocemente e insieme a lei mutano ancora più rapidamente i comportamenti dei bambini e delle bambine.


Non esiste un’unica e infallibile formula per allenare i più piccoli ma in questo articolo proveremo a tracciare delle linee guida che possano essere utili e di ispirazione per voi lettori.


Per tracciare efficacemente le linee guida sopra citate introduciamo quelli che secondo noi sono i pilastri dell’allenamento.


I pilastri dell’allenamento

• Coinvolgimento

• Divertimento

• Continuità

• Intensità

• Situazionale

• Specificità

• Gradualità


L’obiettivo primario di ogni istruttore deve essere quello di far appassionare i propri bambini al gioco del calcio.


Il punto di partenza è riuscire a coinvolgerli tutti tramite allenamenti divertenti.


Divertimento e coinvolgimento influiscono sull’attenzione e sulla partecipazione durante l’attività portando benessere al ragazzo sia dal punto di vista mentale che fisico.


Gli ingredienti principali di un allenamento coinvolgente e divertente sono continuità e intensità.


Per continuità intendiamo la capacità di non avere pause (i famosi tempi morti) durante l’allenamento per molteplici motivazioni: in questi momenti il gruppo non gioca e di conseguenza non si diverte, non migliora e perde l’attenzione.


Oltre alle poche pause è fondamentale che le spiegazioni siano il più brevi e dirette possibili così da dare più continuità e intensità nel gioco durante l’attività.


Per ottenere quanto sopra l’allenatore deve essere abile nel programmare la seduta organizzando spazi, strutture ed eventuali pause.


Un altro modo per portare un bambino ad appassionarsi al gioco del calcio è quello di consegnarli più strumenti possibili nell’autovalutazione delle sue abilità come ad esempio conoscenze e mezzi tecnicotattici.


Crediamo che un metodo di allenamento funzionale passi attraverso esercitazioni situazionali, specifiche e graduali.


Un’esercitazione situazionale contempla almeno un avversario; una proposta specifica cala il giocatore in un contesto di gara reale rispettando appieno le regole del gioco come ad esempio direzionalità e ciclo del gioco; un’attività graduale permette di partire dal semplice al complesso e dal conosciuto per arrivare allo sconosciuto.


Quanto detto fino ad ora ci porta a credere fortemente in una metodologia basata sui principi di gioco.


Seguire queste linee guida ci permette di formare il bambino da tutti i punti di vista: psicologico, tecnico, tattico (educandolo alla scelta) e coordinativo; ponendolo al centro del progetto.


Ogni allenatore dell’A.d.B. deve trovare il metodo a lui più affine per entrare in sintonia con la squadra senza snaturarsi; fondamentali sono esperienze e autocritica.


Troviamo formativo, dopo ogni allenamento, chiedersi se tutti i pilastri siano stati rispettati appieno ed eventualmente domandarsi come poter migliorare la seduta successiva.


Scendiamo in campo: nella seconda parte dell’articolo vi presentiamo una nostra settimana tipo analizzandola nel dettaglio.


La settimana è composta da due allenamenti da un’ ora e trenta minuti a seduta con un gruppo di Pulcini 2014.


Lo spazio di allenamento sarà una metà campo di un campo a 9 (40 x 30).


La squadra è composta da 14 bambini di cui 2 portieri.


1. Organizzazione della settimana di allenamento


Principio: linee guida generali in una determinata fase del gioco.


• finalizzare in settore 3 velocemente (5 secondi)


Sotto principio: comportamenti specifici di squadra in base al principio.


• riconoscere situazioni di superiorità e risolverle efficacemente per calciare in porta

• nel duello valuto le caratteristiche mie e del mio avversario e scelgo di conseguenza


Sotto – sotto principio: comportamenti specifici del singolo giocatore.


• modalità di calcio



2. Il pre – allenamento


Sarebbe ideale che all’arrivo in campo dei bambini il campo fosse già pronto.

È determinante organizzare sulla base del proprio gruppo i minuti antecedenti alla seduta.


Dal nostro punto di vista un modo interessante per conoscere i bambini è dare loro la possibilità di giocare in autonomia; così facendo il mister ha l’occasione di poterli osservare e valutare i loro comportamenti, condizionati dalle loro sfaccettature caratteriali.


Inevitabilmente si formeranno vari gruppi dove emergeranno i bambini con più personalità mentre a rimanere meno sotto ai riflettori saranno i più riservati.


È Importante conoscere il carattere dei propri ragazzi perché ciò influenza il modo in cui bisogna interfacciarsi con loro.


Qualora un gruppo non fosse pronto per giocare in autonomia, l’istruttore può pensare di organizzare un preallenamento (mini-partite) in modo tale abituare il gruppo al gioco libero.


Un altro modo per sfruttare il preallenamento è quello di avere dei colloqui individuali (anche durante il gioco libero) per analizzare insieme ai propri atleti vari aspetti: definire l’obiettivo dell’allenamento (smarcamento specifico), stabilire degli obiettivi per la crescita individuale (utilizzo piede meno abile, avere più personalità nel volere la palla durante la partita), confrontarsi su scelte del mister (cambio durante la partita, cambio di gruppo in caso di gruppo A e B).


3- Primo giorno di allenamento


La seduta inizia con un cerchio iniziale con spiegazione dell’obiettivo o del principio da sviluppare durante l’allenamento.


In questo momento è utile osservare i feedback da parte dei giocatori, porre a loro delle domande sia specifiche sia generali per creare empatia e generare passione in loro (avete visto le partite di ieri di Champions? Come ha fatto gol questa squadra? Avete visto che quel giocatore ha fatto la finta che abbiamo introdotto settimana scorsa?)


1- Ball mastery / gioco coordinativo

2- Gioco tecnico ludico calcio in porta

3- Situazionale 1 vs 1

4- Mini partita 3 v 3 + Por

5- Partita finale


L’allenamento termina con un cerchio finale in cui raccogliere il feedback allenamento ed assegnare dei “compiti” per casa (gioco di ball mastery, allenarsi su una finta, palleggi, vedere un video skill di un determinato giocatore per una specifica finta).



attività di base

attività di base

attività di base

attività di base

Nei due allenamenti mostrati le proposte sono quasi tutte all’interno della stessa struttura di lavoro, questo permette di non perdere tempo a dover spostare / mettere cinesini e ottimizzare al meglio il tempo a disposizione.

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