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Come un esonero può lanciare una carriera da allenatore



Ciao amici,


ho iniziato a studiare gli allenatori dei campionati europei qualche anno fa.


Nel 2010 per la precisione.


Lasciate che vi spieghi.


Oggi come 12 anni fa venni esonerato da allenatore di una squadra Juniores provinciale vicino a Bergamo.


Eravamo terzi forse quarti in classifica.


Diciamo per vedute differenti.


In quel periodo mi passarono per la testa molte cose; fra cui cambiare sport e dedicarmi al rugby (altro sport che amo).


Non avevo più voglia di inseguire i miei sogni ed ero ad un passo prima di mollare tutto.


Un giorno però, grazie ad un episodio che adesso vi racconto, cambiò tutto.


Lasciate che vi racconti


Mi misi al volante della mia auto e percorsi molti chilometri fino ad arrivare al campo di allenamento di un amico (ai tempi per me era un piacere assistere ad un allenamento di Mister Macaro allenatore della Juniores Nazionale della Tritium) a Trezzo sull'Adda.


Fu il mio switch!


Continuai ad assistere ai suoi allenamenti, mi rimisi a studiare ed a frequentare corsi di formazione.


Tornai anche a vedere partite dal vivo.


Mi era tornata la voglia di vivere il calcio.


In particolare mi appassionai, complice anche il cammino europeo dell'Inter di Mourinho, agli allenatori dei campionati Europei.


In realtà ho sempre avuto la passione per tutto ciò che potevo scoprire fuori dall'Italia.


Il mio percorso da allenatore ne è la dimostrazione.


Ho allenato in Albania, Ungheria e Svizzera.


Ai tempi fu Mourinho il primo allenatore internazionale di cui mi appassionai, ma mi misi a studiare anche Alex Ferguson, Quique Sanchez Flores e David Moyes.


Stili differenti, idee differenti, visioni differenti (leggete anche l'articolo I 7 punti su cui Alessandro Recenti ha costruito la propria visione da allenatore)


Da un momento di sconforto trovai una strada, ritrovai la voglia di studiare, aggiornarmi e migliorare.


Ho utilizzato il punto più basso del mio inizio di percorso da allenatore (ero al terzo campionato) per rilanciarmi e proseguire il mio sogno.


Quello di allenare in Serie A.


Dodici anni dopo proseguo con il mio sogno, che è diventato il mio lavoro, pensando che sono stato molto vicino a mollare tutto.


Negli anni a seguire feci anche il tecnico per un campionato del mondo di calcio.


un abbraccio,

Alessandro e Sara




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