Il Nizza di Francesco Farioli è indubbiamente una delle squadre rivelazione dell'anno (anche se ieri ha perso 2-3 contro il Monaco; articolo scritto prima della sconfitta).
Il momentaneo secondo posto in classifica ha sicuramente stupito molti, ma osservando attentamente le idee e i concetti inseriti da Mister Farioli è molto facile spiegare perché il Nizza si trova in questa posizione di classifica.
Senza grandi nomi a disposizione, il Nizza si conferma una delle squadre più solide d’Europa solamente 11 goal subiti in 20 partite in Ligue 1, confermandosi come difesa meno battuta della massima divisione francese.
La fase difensiva del Nizza è senza dubbio il punto di forza degli uomini di Farioli che, d’altro canto, non creano molto in fase offensiva, solamente 20 goal fatti su 20 partite in campionato.
Questo dualismo però, almeno per ora, sembra funzionare in maniera eccellente; la vera domanda però è una soltanto. Riuscirà Farioli a mantenere questo equilibrio, fin qui impeccabile, fino al termine della stagione.
COSA CHIEDE FRANCESCO FARIOLI IN FASE DIFENSIVA?
Mattia Perez ha analizzato per noi la squadra dell'allenatore italiano.
La fase di non possesso di Farioli è molto intrigante e presenta alcune particolarità estremamente interessanti.
Una su tutte è il posizionamento e la formazione dell’ultima linea difensiva.
Il Nizza parte solitamente con uno schieramento su un 4-3-3 all’apparenza molto neutro e basilare, i movimenti in fase di non possesso sono tuttavia estremamente particolari e adattati alla perfezione a quelle che sono le esigenze dei giocatori.
Nel dettaglio Farioli tende a portare, in fase di non possesso, un centrocampista sulla linea dei difensori; questo per essere sempre in superiorità numerica nel centro del campo costringendo gli avversari a giocare verso l’esterno dove il Nizza può contare su uomini molto dotati atleticamente che difficilmente si fanno saltare nell’1vs1.
Questo consente inoltre al Nizza di non preoccuparsi del modulo o delle caratteristiche dell’avversario ma è facilmente adattabile a qualsiasi tipo di sistema di gioco.
Uno schieramento di questo tipo consente ai giocatori di Farioli di sfruttare la loro migliore caratteristica: i duelli individuali.
Giocatori come Dante o Todibo, ad esempio, sono molto forti negli 1vs1 e non doversi preoccupare più di tanto dell’aspetto tattico del gioco per loro può solamente essere un vantaggio.
Altra cosa che salta subito all’occhio è come le marcature siano “a tutto campo”, in un calcio molto più tattico e composto, questo aspetto della difesa del Nizza risulta una vera e propria eccezione.
I centrali spesso rompono la linea sull’uscita avversaria, sapendo però di essere sempre coperti dall’uomo in più portato sulla linea difensiva.
Il fulcro di questo sistema difensivo è quindi rappresentato dalle rotazioni dei centrocampisti che devono essere velocissimi a posizionarsi al meglio sulla linea dei centrali.
Tante sono le somiglianze con, ad esempio, il Reims di Still che abbiamo precedentemente trattato in un altro articolo.
Dove, quindi, il Nizza può andare in difficoltà? Gli 11 goal subiti dimostrano quanto efficace possa essere questa metodologia difensiva.
Due cose sono però da prendere in considerazione, la prima è sicuramente il campionato e la tipologia di giocatori presenti, il tasso tecnico ed il ritmo non elevato permettono alle difese di essere molto più basse senza rischiare molto, le ripartenze veloci sono un’arma potentissima contro moltissime squadre, soprattutto quando la tattica viene meno e risultano fondamentali i duelli individuali.
Il secondo fattore che può dare fastidio a questo Nizza sono squadre che portano costantemente i terzini in sovrapposizione o, che peggio ancora giocano con un sistema di gioco a specchio.
Idealmente, in un 4-3-3 con dei terzini molto offensivi e con giocatori che sono veloci nel cambio di gioco questo sistema difensivo potrebbe avere più di qualche difficoltà, senza tener conto delle ripartenze veloci che sarebbero estremamente difficoltose da gestire.
Dando un occhio alle statistiche si può notare come le sconfitte del Nizza siano arrivate tutte contro squadre sulla carta inferiori, che hanno intelligentemente lasciato agli uomini da Farioli il pallino del gioco ripartendo rapidamente in contropiede.
In conclusione, il lavoro di Farioli è stato straordinario, ma riuscirà a guadagnarsi un posto per la Champions League del prossimo anno??
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