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Il Napoli di Luciano Spalletti

Antonio Capaldi

Report

Domenica 2 aprile si è giocata al Maradona di Napoli il primo dei tre scontri che vedranno affrontarsi Napoli e Milan nel mese di Aprile. La pesante sconfitta in campionato, arrivata in casa, fa riflettere su quello che potrà essere l’esito del doppio match di Champions in programma nei prossimi 15 giorni. Verrà analizzata in questo articolo la partita del Napoli di Spalletti e le situazioni di gioco del match.

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MODULO BASE : 433

MODULO FASE DI POSSESSO: 4231

MODULO FASE DI NON POSSESSO: 442

Schieramento solito del Napoli in “formazione tipo”, eccetto Simeone (PC) che sostituisce l’infortunato Osimhen.


1. COSTRUZIONE

In fase di costruzione da portiere il Napoli sceglie di giocare palla a terra, considerata anche la pressione blanda da parte del Milan. Lo schieramento utilizzato è il 4+2 con la linea difensiva + Lobotka e Anguissa (play). La mezzala sx (Zielinski) si alza in zona rifinitura, variando lo schieramento da 433 a 4231.



La contrapposizione del Milan prevede di portare marcatura a uomo sui due play del Napoli. In questa situazione è risultato fondamentale l’utilizzo del 3° uomo con giocata su terzino, libero da marcatura. Questo tipo di giocata è stata ripetuta più volte, con l’intenzione di giocare sul fronte DX (Di Lorenzo).


2. SVILUPPO ESTERNO

Lo sviluppo della manovra offensiva del Napoli passa dalle zone laterali. Le due punte esterne Politano e Kvaratskhelia giocano a piede invertito. Movimento costante effettuato è palla sulla punta esterna incontro inserimento mezzala in profondità. Nel fermo immagine è visibile questa situazione con Anguissa che si inserisce nello spazio servito da Politano incontro alla palla.


3. AMPIEZZA

L’ampiezza è occupata dalle due punte esterne che, giocando a piede invertito, partono da posizione molto larga. Tendono a posizionarsi piedi sulla linea per poi sfruttare in attacco porta sovrapposizioni e combinazioni per arrivare verso il centro del campo.


4. ATTACCO LINEA

In fase di Attacco linea sono sempre presenti i terzini che si muovono per creare spazio alle punte esterne. Di Lorenzo e Mario Cui sono molto alti e partecipano alla conclusione della manovra offensiva. Nel fermo immagine è visibile come la sovrapposizione di Di Lorenzo porti via terzino e mediano per creare spazio attaccabile in zona di rifinitura.


La manovra offensiva del Napoli non è stata fluida e veloce come in altre partite di questa stagione. Nel grafico sono riportati i passaggi effettuati (574, di cui 503 riusciti). È visibile come la maggior parte dei passaggi sia avvenuto nelle zone laterali del campo, sfruttando poco la zona di rifinitura mancando di attacchi da zone centrali del campo. È inoltre importante sottolineare come le 5 migliori combinazioni coinvolgano COSTRUTTORI (linea difensiva + play). Il Napoli ha faticato nel trovare sbocchi negli ultimi metri di campo non coinvolgendo a pieno il reparto avanzato, in difficoltà contro la difesa della squadra di Pioli.




1. PRIMA PRESSIONE

In fase di prima pressione da portiere il Napoli si schiera con il modulo 442. Zielinski e Simeone compongono la prima linea di pressione, alle spalle la linea dei 4 composta da Kvaratskhelia, Lobotka, Anguissa e Politano. Le punte esterne si abbassano in linea con i due play. Uno dei play (Lobotka o Anguissa) rompe la linea per prendere a uomo il play avversario (Tonali). La pressione non è svolta con alta intensità, scelgono di temporeggiare e aspettare concedendo palleggio e i primi 20/25 metri al Milan.


2. DIFESA A CENTROCAMPO


La chiave della partita è rappresentata da questa situazione in cui, Brahim Diaz si smarca alle spalle della seconda linea di pressione del Napoli, su movimento di uni dei due centrali attratto dalla pressione su play avversario. In varie situazioni il Milan riesce a rendersi pericoloso da questa zona del campo.


GOL LEAO - 1-0

In occasione del primo gol del Milan, Lobotka e Mario Rui non sono efficienti nel raddoppio in fascia permettendo a Brahim Diaz di superare il 2v1. In questo momento Calabria si inserisce in fascia, seguito da Kim costretto a lasciare il buco centralmente. Lo spazio libero è sfruttato da Diaz per servire in profondità Leao che di fronte a Meret non sbaglia.

In questa partita si è visto un Napoli molto spento. Nei gol infatti, è evidente come i calciatori avversari hanno avuto troppa libertà di azione, complice l’atteggiamento “sufficiente” della squadra in testa alla classifica. Sconfitta che fa pensare subito a quello che sarà lo scontro in Champions League dove le previsioni sembrano essere più equilibrate. Sarà interessante capire la reazione della squadra e la strategia di Spalletti di fronte a questo risultato sorprendente.

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